Sabato scorso siamo scesx in tantissime in strada a Bologna, come in altre città, tutte unite con lo stesso obiettivo: dire NO alla repressione che di questi tempi colpisce sempre più duramente chiunque si oppone a questo modello di sviluppo insensato, partendo dal decreto anti-rave che ha posto in primis noi stessx più che mai sotto attacco, con pene assurde e una criminalizzazione volta a farci passare come il peggior male della società, insieme a migranti e militanti politici.
Abbiamo scelto di farlo proprio nei giorni in cui si è ricordata la liberazione dal nazi-fascismo, per ribadire che resistere e lottare è, oggi come ieri, importante e necessario.
Ventimila persone – e chissà, molte di più – si sono riprese le strade contro le retoriche del decoro, del degrado e della sicurezza portate avanti dai vari partiti di destra, così come della sinistra “progressista” che governa la città e la regione, rifiutando il divertimento consumistico e la desertificazione sociale imposta dall’alto, e rivendicando un altro modo di stare insieme.
Abbiamo ballato e continueremo a farlo, per ricordare che c’è chi non si arrende nelle carceri, per le strade, alle frontiere, contro il razzismo e il sessismo che permea sempre più questa società, nello spazio pubblico così come nel privato, e contro ogni discriminazione.
I giorni successivi alla street abbiamo assistito, sulla stampa e sui media, al solito teatrino politico dei vari partiti, che, come da copione, non hanno altro da dire che lamentarsi di scritte sui muri e disagi al traffico. Poco ci importano le commedie di questi politicanti, lottiamo per la riappropriazione della nostra vita e degli spazi, per dargli un altro significato, libero dal capitalismo.
Sappiamo che il nostro percorso, fatto di messa in rete di esperienze e nuove connessioni, ascolto reciproco e condivisione, non passa solo da un evento; è con questo spirito che continueremo a produrre iniziative e confronto, tra realtà in regione e non solo, con le crew e le esperienze autogestite e solidali.
Continueremo a ribadire le nostre ragioni di ravers e sognatori, per il no ad un mondo di carceri e confini, il No al 41 bis, ad abusi e violenze di genere!
La Rete di Riduzione del Danno è stata presente durante la parata, con la zona chill out, creando così un momento libero dal giudizio nei confronti del consumo di sostanze che stimola le soggettività ad avere un approccio consapevole.
Abbiamo dato vita a un momento unico, che ci ha visto tracimare nelle strade bolognesi ed esprimere la nostra voglia di libertà senza sosta: nelle diversità, un unico interminabile corpo collettivo: il 22 abbiamo visto come la voglia di partecipare e di stringersi attorno alla nostra lotta sia tanta, non disperdiamo questa straordinaria energia!
Esprimiamo solidarietà al carro incendiato, poteva essere di chiunque di noi, al loro fianco danzeremo per fare la nostra rivoluzione!
A presto per ulteriori iniziative e momenti di confronto.
Smash Repression ER
> qui il link dove contribuire alla raccolta fondi per il carro e materiale audio!