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PARMA – STREET RAVE PARADE – 06/4/2k24

 

Sabato 6 aprile a Parma confluiremo nelle strade per riappropriarci di spazi in cui sperimentare nuove forme di socialità libere da sfruttamento e mercificazione. Attraverseremo la nostra città a suon di musica per esprimere il nostro dissenso nei confronti di una realtà sempre più soffocante, autoritaria, militarizzata, bigotta, alienante e insostenibile economicamente.

Scenderemo in strada contro un modello di sviluppo insensato, contro ogni galera, frontiera, guerra e discriminazione razziale, di genere e di specie. Solidali e complici con chiunque lotti contro ogni forma di autorità e oppressione, balleremo per la costruzione di nuovi mondi in una prospettiva anticapitalista, ecologista e transfemminista radicale. Faremo bordello per farla finita con un presente in macerie fatto di miseria e repressione, e una realtà in cui nel nome del decoro e di una versione pervertita della sicurezza e della salute, ci sono fioriere che valgono più delle vite umane.

Siamo un insieme di individualità e collettivi che animano la vita sociale, politica e culturale di questa città. Ci siamo incontratx perché crediamo nella potenza dell’interconnessione dei percorsi e della trasversalità delle lotte.

Se anche a te questo mondo ti sta stretto e senti l’esigenza di esprimere la tua creatività per costruire un qualcosa di diverso, partecipa in prima persona alla costruzione di questo nuovo esperimento di liberazione dello spazio e dei corpi.

Nei nostri cuori portiamo un nuovo mondo che viene.

Per info: parmesanparade@bastardi.net

Canale telegram https://t.me/+smg7gLBT2dcwZmM0

This Sound AntiraZ! 25/2/2k24 Smash’in’Bolognina

 

Invitiamo tutt3, grandi e piccini, ad una giornata in cui ribadire ancora una volta il nostro NO al razzismo istituzionale ed alla repressione poliziesca a suon di musica e sballetti  e solidarietà nel cuore della Bolognina. Aggiungiamo contenuti decoloniali e solidali ai percorsi che in queste settimane si sono opposti alla repressione istituzionale, conseguenza della militarizzazione periodica del quartiere, e che vede i residenti e le attività commerciali gestite o frequentate da persone razzializzate ostaggio della gestione urbanistica della città più progressista d’Italia.

Le strade sicure Siamo noiAltrE!

Il clima di costante repressione in Bolognina come in altre zone popolari non nasce solo per mano di questo Governo, ma si inscrive in un processo decennale di controllo, gentrificazione ed espulsione delle persone meno abbienti, irregolari e marginalizzate, in favore di chi rende le proprie attività commerciali inaccessibili per i prezzi a tutti gli strati sociali a cui appartiene la popolazione  residente.  Invece crediamo che l’apertura e l’accessibilità di tutti gli spazi pubblici ancora chiusi, oltre alla possibilità di vivere le strade, ed il contrasto alla profilazione razziale, possano essere una soluzione  contro l’isolamento e il disagio sociale conseguenti ad anni di  gentrificazione ed al nulla che è avanzato..“Voi decoro, noi de Core” non è solo uno slogan, ma un modus vivendi che attraverso il percorso di Smash Repression intendiamo portare avanti insieme ad altrx singol3 e collettiv3 per  contrastare le logiche di dominio coloniali, razziste e predatorie che trasformano con sempre più violenza il quartiere. Il 25 Febbraio, a partire dalle ore 14 diamo vita a un presidio di protesta, musicale e festante in Piazza dell’Unità, espressione dei ritmi e della vitalità, che animano queste strade, da e per le persone che le attraversano ogni giorno.

Live music – laboratori e giocoleria – dj set – cucina popolare – dibattito antiraZ

All Colours Are Beautiful!!! Ci vediamo il 25.. per riprenderci la Bolognina. In apertura live music dax regaz del quartiere. #SmashRacism #SmashAmoIlQuartiere

thissoundantiracist

#SmashRacism  #SmashAmoIlQuartiere

Smash Repression ER

Casa del Mondo

 

 

 

A FIANCO DELLE SEX WORKERS! Corteo-parata a Bologna 03/06/2023

Al fianco delle sex workers!

Il corteo di sabato è stato pieno di energie, contenuti che hanno dato voce allƏ sex worker e alleate.
Abbiamo scelto il corpo come mezzo, per esprimere il dissenso contro questo stato patriarcale e fascista che spinge ai margini chi non vuole omologarsi e criminalizza chi fa del suo corpo uno strumento di lotta ma anche un mezzo per lavorare.

“Sex work Is work!”

Ringraziamo lƏ compagnƏ per questi momenti bellissimi.

Durante il corteo abbiamo ballato a suon di tekno, e non solo, e siamo intevenutƏ per ribadire la reciprocità delle lotte alla repressione, a partire da quella contro chi organizza e partecipa attivamente ai rave, primo atto infame del Governo Meloni a fine 2022, e abbiamo distribuito una breve ma indicativa fanzine sul “CONSenSSO” – sesso con senso – consenso, a cura della campagna “sono dunque occupo spazio” che, come si evince dalla copertina (foto in galleria) tratta intrinsecamente di antiproibizionismo-sostanze-cura-chemsex, e difatti è stata distribuita e molto apprezzata anche in occasione dello storico trentennale del FrenchTek che ha visto 60mila persone radunarsi e ballare a Villegongis.

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Questo il nostro intervento durante il corteo:

“Smash Repression rappresenta una parte del movimento dei Free party italiano, ed è nato assieme ai movimenti sociali per contrastare la cosiddetta “legge anti-rave”. Questo è stato il primo atto dell’attuale governo neofascista che introduce una pena dai 3 ai 6 anni di reclusione per chi invade terreni o edifici per realizzare “raduni musicali” o altro tipo di intrattenimento. È per noi evidente la volontà di reprimere ancora di più ogni forma di organizzazione dal basso, di impedire qualsiasi tipo di socialità che non sia regolata dal mercato.
Oggi siamo in strada al fianco delle sex worker per rivendicare il diritto di usare il liberamente il proprio corpo.
La repressione, ogni giorno di più, ci impone una normalizzazione delle soggettività, per questo motivo, oggi vogliamo contestare, ogni tipo di repressione e stigma.
Per noi la musica e il ballo danno vita a rituali liberatori, sono un mezzo per esprimere il nostro dissenso al tempo scandito dal lavoro, farlo liberando spazi abbandonati, in mezzo alle rovine del capitalismo ha una valenza ben più che simbolica.

Il corpo è un mezzo che ci permette di esprimere cosa vogliamo o non vogliamo essere.
Rigettiamo la narrazione cattolica del corpo “sacro”, urlando che, usiamo i nostri corpi seguendo la passione e ne facciamo uno strumento di lotta. Allora scendiamo in strada perché chiunque si possa sentire liber di fare lavoro sessuale, ma anche di non farlo.

Ci sentiamo vicine e vicini, alleate e alleati di chi lotta contro la criminalizzazione e la stigmatizzazione del sex work. Rifiutiamo la narrazione dello stato e dei media per cui fenomeni certo reali, ma parziali, come lo sfruttamento del lavoro sessuale e la tratta vengono utilizzati per invisibilizzare, criminalizzare e razializzare chi invece compie una scelta libera e di autodeterminazione.
L’attuale legislazione e il contesto culturale e politico non concepiscano il sex work come e legittimo e sosteniamo chi oggi vuole cambiare questo stato di cose rivendicando libertà e diritti.
Fatti come l’aggressione della polizia alla donna trans a Milano di pochi giorni fa rendono evidente il contesto sociale e politico transfobico e razzista nel quale viviamo che dobbiamo combattere.

Da anni ormai viviamo nelle nostre città a processi di cambiamento violenti e imposti dall’alto di interi quartieri, con sgomberi di occupazioni abitative e sociali, rastrellamenti di strade, piazze e stazioni per allontanare sempre più dai centri urbani e di interesse speculativo quei corpi e quelle soggettività non addomesticate e fuori dalla norma e dalla morale fascista e patriarcale dello Stato.

I progetti di “riqualificazione” dei quartieri altro non fanno che reprimere la spontaneità di forme di socializzazione che nascono dal basso e allo stesso tempo rappresentano una minaccia per le lavoratrici di strada, costrette a dover cambiare postazione di lavoro perché la loro presenza è scomoda alle politiche del decoro.
Oggi siamo qui invece per dire che saremo una presenza sempre scomoda, non smetteremo di lottare usando il nostro corpo come un mezzo per contrastare la repressione del decoro che punta a volerci addomesticare.

Migranti, sex worker, occupanti di case e soggettività ribelli siamo tutte e tutti sotto attacco, pur nelle differenze dobbiamo compiere lo sforzo di riconoscerci e costruire percorsi di solidarietà e di lotta.
Intanto oggi urliamo assieme sex work is work, decriminalizzazione subito!”

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For more info sulla mobilitazione delle sex workers (e non solo), follow: Ombre Rosse fb

MIT

per approfondimento leggi anche:

              Lavoro sessuale tra capitalismo, 
                                                stato e patriarcato. 
              Forme di repressione e pratiche di ribellione

STU DECRET CE STA… STREET! VENTIMILA NO ALLA REPRESSIONE

Sabato scorso siamo scesx in tantissime in strada a Bologna, come in altre città, tutte unite con lo stesso obiettivo: dire NO alla repressione che di questi tempi colpisce sempre più duramente chiunque si oppone a questo modello di sviluppo insensato, partendo dal decreto anti-rave che ha posto in primis noi stessx più che mai sotto attacco, con pene assurde e una criminalizzazione volta a farci passare come il peggior male della società, insieme a migranti e militanti politici.

Abbiamo scelto di farlo proprio nei giorni in cui si è ricordata la liberazione dal nazi-fascismo, per ribadire che resistere e lottare è, oggi come ieri, importante e necessario.

Ventimila persone – e chissà, molte di più –  si sono riprese le strade contro le retoriche del decoro, del degrado e della sicurezza portate avanti dai vari partiti di destra, così come della sinistra “progressista” che governa la città e la regione, rifiutando il divertimento consumistico e la desertificazione sociale imposta dall’alto, e rivendicando un altro modo di stare insieme.

Abbiamo ballato e continueremo a farlo, per ricordare che c’è chi non si arrende nelle carceri, per le strade, alle frontiere,  contro il razzismo e il sessismo che permea sempre più questa società, nello spazio pubblico così come nel privato, e contro ogni discriminazione.

I giorni successivi alla street abbiamo assistito, sulla stampa e sui media, al solito teatrino politico dei vari partiti, che, come da copione, non hanno altro da dire che lamentarsi di scritte sui muri e disagi al traffico. Poco ci importano le commedie di questi politicanti, lottiamo per la riappropriazione della nostra vita e degli spazi, per dargli un altro significato, libero dal capitalismo.

Sappiamo che il nostro percorso, fatto di messa in rete di esperienze e nuove connessioni, ascolto reciproco e condivisione, non passa solo da un evento; è con questo spirito che continueremo a produrre iniziative e confronto, tra realtà in regione e non solo, con le crew e le esperienze autogestite e solidali.

Continueremo a ribadire le nostre ragioni di ravers e sognatori, per il no ad un mondo di carceri e confini, il No al 41 bis, ad abusi e violenze di genere!

La Rete di Riduzione del Danno è stata presente durante la parata, con la zona chill out,  creando così un momento libero dal giudizio nei confronti del consumo di sostanze che stimola le soggettività ad avere un approccio consapevole.

Abbiamo dato vita a un momento unico, che ci ha visto tracimare nelle strade bolognesi ed esprimere la nostra voglia di libertà senza sosta: nelle diversità, un unico interminabile corpo collettivo: il 22 abbiamo visto come la voglia di partecipare e di stringersi attorno alla nostra lotta sia tanta, non disperdiamo questa straordinaria energia!

Esprimiamo solidarietà al carro incendiato, poteva essere di chiunque di  noi, al loro fianco danzeremo per fare la nostra rivoluzione!

A presto per ulteriori iniziative e momenti di confronto.

Smash Repression ER

 

> qui il link dove contribuire alla raccolta fondi per il carro e materiale audio!

 

 

Street Rave Parade Vol. II 2023 _ #Smash Guide [EN]

 

THINK ABOUT BRINGING YOUR PET!, there will be loud music and lots of people.

NO party symbols, c’mon Antifa!

– DO NOT TALK TO THE JOURNALISTS, NOR TO COPS: we are our media,spread the various flyers you find in distribution.

PROTECT the success of the demonstration in the face of the mechanisms of fear of the different and the creation of the imaginary enemy: SMASH REPRESSION!

SELF-PROTECT yourself and PROTECT ANYONE: no form of harassment is acceptable.
Neither hither here nor anywhere else: Individual and collective self-defense.
Creating Safer Spaces is a struggle that you do not delegate; it is individual and collective.

-Beware! if you use substances KEEP YOUR BODY HYDRATED and watch out for nosy eyes. Bring juice and dried fruit with you. You will find special points for HARM REDUCTION, drugs info, chill area. If anyone around you or yourself@ don’t feel well, don’t panic, you’ll find a friend in the nearest wagon to handle the situation.

RESPECT and leave parks, flowerbeds,gardens clean: we are Nature manifesting. Near the sound systems you will find bags for garbage.

…..Enjoy yourself, fight and dance! #smashrepression #streetraveparade #2023

SMASH REPRESSION – STREET RAVE PARADE VOL.2! – 22 APRILE @ BOLOGNA

 

22/04/2023 CONCENTRAMENTO ore 14:00 @Giardini Margherita/Porta Santo Stefano – CONCLUSIONE  Parco Nord ore 23:23 

Call4Artist! Giocoleria e affini

 

Torniamo in strada dopo l’appuntamento di dicembre scorso, quando migliaia di persone, in Italia come in Francia, si sono riversate nei centri di diverse città ballando insieme a colpi di bpm.
Vogliamo tornare a ballare per affermare che non siamo dispostx alla mercificazione e alla repressione dei nostri corpi e dei nostri desideri. Abbiamo scelto la street per ribadire che non accettiamo, né il decreto legge anti-rave, né l’annichilimento che colpisce le forme di vita non omologate.

Sfileremo per le vie di Bologna contro la criminalizzazione del dissenso e della libera espressione, al fianco di chi lotta contro uno Stato che cerca di estinguere ogni forma di opposizione e resistenza, proprio nei giorni in cui si commemora la liberazione delle città emiliane dall’invasione nazifascista.
Il nostro è un urlo contro la società del controllo ed il sistema carcerario, portiamo la nostra solidarietà ad Alfredo, Anna, Juan… e a chiunque , singolx e collettivx, non smetta di lottare nonostante le pesanti condanne detentive ricevute.

Attraverso l’autogestione costruiamo spazi sempre più safe per tuttx condividendo pratiche transfemministe ed antiproibizioniste e lottiamo contro l’oppressione patriarcale che punisce chi non si rende docile.
Rivendichiamo la legittimità dell’aprire spazi di libertà di iniziativa ed espressione, le quali passano dall’avere cura delle rispettive soggettività.
Per questo ci rivediamo nelle vie e nelle piazze
al grido di ‘SMASH REPRESSiON’

Facciamogli la festa!

#22Aprile
#StreetRaveParade
#SmashRepression ER

 

 

 

NB: per adesioni è necessario scrivere alla mail, i messaggi sui social non verranno presi in considerazione, entro il 13/04.
Ci vediamo sabato 15 aprile per un momento di iniziativa pubblica dove porteremo la ricchezza dei nostri percorsi e momenti di workshop e confronto. A presto per ulteriori aggiornamenti…

smashrepression.bologna@canaglie.net

 

SMASH REPRESSION.. SPRING IS COMING!

Dopo le parade e le TAZ in decine di città italiane e francesi, fatte in opposizione al DL antirave e alle politiche repressive che ci toccano quotidianamente, a Febbraio scorso ci siamo ritrovatə per un momento di confronto e rilancio a Napoli in tante realtà collettive, singolə e crew artistico-musicali. È emersa la necessità di implementare e arricchire di contenuti questo percorso, di interlacciarsi alle lotte sociali e contro le forme che la repressione assume in atto nei nei rispettivi territori.

Tutto ciò nel segno dell’intersezionalitá e dell’anticapitalismo, lontanə dalla compatibilità al quale vogliono relegare il mondo dei free-party, delle riappropriazioni di spazi e di forme di espressione e socialità non monetizzabile. Non accetteremo che le politiche repressive speculative e reazionarie in atto possano cancellare vecchie e nuove esperienze di autogestione e liberazione dei corpi e delle idee.

Smash Repression scenderà perciò nuovamente in strada e nelle piazze a suon di creatività e bpm, combattendo l’ingiustizia dei decreti anti-rave, cercando alleanze contro tutte le oppressioni che incombono e le ingiustizie fatte legge.. che distruggono le vite delle persone. Siamo Smash Racism, Smash Fascism, Smash Patriarchy e Smash Omo-Lesbo-Transphobia, Smash Specism, Smash Fuels e Smash War..

Siamo prontə a riversarci nelle città e nei quartieri, partecipa, sintonizziamoci!

Smash Repression!

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