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TekWest: Solidarietà contro la repressione con lx ravers in Italia! Solidarité face à la repression avec les tefeurs en Italie!

 

 

Durante il TekWest, la festa appena tenutasi in Bretagna, con diverse decine di sound system e un picco stimato di 40mila persone, le crew francesi non hanno mancato di testimoniare la loro piena solidarietà con chi in Italia sta provando, a Bologna e non solo, a dire basta alla legge anti-rave, alla militarizzazione e alla gogna mediatica a cui abbiamo putroppo assistito anche in questi giorni. Nella giornata di Sabato 29 è  stato letto un comunicato molto diretto e chiaro, a sound spenti, di cui riportiamo la versione integrale e la traduzione in italiano.

Allons! Continuons le Combat! 

 

 

Pendant que nous sommes ici au tekwest, nos frères et sœurs italiens sont entrain de faire la fête a la kamitaz. Il s’agit de la première vraie teuf posé en Italie depuis l’entrée en vigueur du décret de loi 633bis : le décret anti rave.

Cette loi criminalise les orgas et les free party en leur donnant des peines jusqu’a 6 ans de prison et des amendes jusqu’à 10000€.

Le flyer de la kamitaz à tourné sur beaucoup de groupes et bien évidemment il n’est pas passé inaperçu.
Des journalistes ont collecté et diffusé des informations confidentielles sur l événement.
C’est la première fois que des journalistes dévoilent des informations sur une teuf qui n’a pas encore eu lieu, cela démontre encore une fois la collaboration entre la police et les médias.

La répression en Italie est arrivé à des niveaux jamais vu avant, mais les italiens ne vont pas arrêter de faire la teuf pour autant.

Solidarité aux teufeurs italiens !


Mentre siamo qui al tekwest, i nostri fratelli e le nostre sorelle italiane stanno festeggiando alla Kamitaz.
Si tratta della prima vera festa fatta in Italia dall’approvazione del decreto 633bis: il decreto anti rave.
Questa legge criminalizza gli organizzatori dei free party attribuendo pene fino a 6 anni di reclusione e multe fino a 10000€ .

Il flyer della Kamitaz ha girato su molti gruppi e ovviamente non è sfuggito a nessuno.Alcuni giornali italiani hanno scritto articoli con titoli come :”Allarme rave a pasqua”,” più di 5000 persone previste da tutta Europa”

Nell’articolo possiamo leggere vari nomi di collettivi italiani che sarebbero secondo loro i presunti organizzatori di quest’evento.
Questa è la prima volta che dei giornalisti svelano informazioni su una festa che non è ancora stata montata, questo dimostra ancora una volta la collaborazione tra la polizia e i media.
La repressione in Italia ha raggiunto dei livelli mai visti prima,ma gli italiani non smetteranno per tanto di festeggiare.

Solidarietà con i ravers italiani!

CONTRO LA TORTURA DEL 41 BIS, DALLA PARTE DI CHI LOTTA

Nei giorni scorsi alcune compagnx bolognesx e trentinx hanno ricevuto un avviso di apertura indagini per fatti inerenti alla mobilitazione in solidarietà ad Alfredo Cospito contro l’ergastolo ostativo e la tortura del regime di 41 bis. L’accusa si riferisce all’articolo 270bis, associazione sovversiva con finalità di terrorismo, un dispositivo giudiziario volto a spezzare la solidarietà e a colpire chi lotta per un mondo senza galere.

Alle due Street Parade che hanno attraversato Bologna al grido di “Smash Repression!” siamo scese nelle strade per rivendicare il corpo come strumento di lotta; in queste occasioni non è mancata la solidarietà a chi, in sciopero della fame da mesi e non avendo altri mezzi, stava usando il suo per rompere il muro di silenzio e omertà intorno al carcere duro. Sui carri e per le strade, striscioni, comunicati, scritte sui muri, in tantissimi si sono espressi contro la società carceraria al fianco di Alfredo.

In questo contesto di recente alcunx compagnx hanno ricevuto denunce per imbrattamento e resistenza a pubblico ufficiale relative alla street che ha attraversato Bologna a dicembre 2022.

In tutta Italia in questi giorni molte compagne e compagni stanno subendo indagini, perquisizioni, oltre che misure cautelari.

Sembra che lo Stato voglia punire duramente, e con ogni mezzo, chiunque abbia osato o intenda supportare questa mobilitazione.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni colpitə.

Chi lotta non è mai solo!