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SISTEMA EMILIA-GLOBO: DISASTRO AMBIENTALE ED ECOCIDIO? ALLE RETORICHE DEI GOVERNANTI RISPONDIAMO CON MUTUALISMO E SOLIDARIETA', CURA E RIBELLIONE
L'Emilia-Romagna, negli ultimi tempi, è stata protagonista di diverse alluvioni che hanno avuto ripercussioni a livello sociale e ambientale.
Prendiamo in considerazione l’aspetto geografico della regione che si trova nell’area del Po, zona soggetta a rischio alluvionale. Il fattore geografico non può essere la giustificazione ai disastri che questa situazione ha creato: distruggendo case, vite, attività.
LA REGIONE EMILIA ROMAGNA è UNA DELLE REGIONI PIU’ CEMENTIFICATE, RIEMPITA DA RETORICHE GREEN CHE ALLA FINE SI DIMOSTRANO DANNOSE PER L’INTERA POPOLAZIONE.
Vengono smantellati pezzi di natura per creare poco utili e nocive strutture, infrastrutture e mezzi, speculando e danneggiando il territorio.
Do you remember Passante Nord, contro il quale si è attivata una campagna di lotta che è di giustizia ambientale e sociale? E l'indifferenza delle istituzioni, locali quanto sovralocali, nell'accoglimento anche fosse parziale di istanze doverose, quanto espressione di una esigenza di tante persone che sviluppano anticorpi comuni contro le nocività.
ANCHE IN QUESTA OCCASIONE ABBIAMO VISTO ATTIVARSI MOLTI VOLONTARI CHE IN MODO AUTORGANIZZATO HANNO DATO SUPPORTO IN QUALSIASI MANIERA POSSIBILE.
L’AUTOGESTIONE COME SEMPRE DA' VITA A MAGNIFICHE MODALITA’ DI INTENDERE I RAPPORTI SOCIALI FUORI DAL PROFITTO.
Quello attuale è uno dei momenti più duri per l'intera regione oltre che capoluogo e dintorni ancora isolati dalla seconda guerra mondiale all'oggi. Guerra che riecheggia sempre più fragorosamente ai margini della "Fortezza" Europa, con Stati Uniti a decidere la scelta sull' approccio bellico con il quale approfondire la crisi internazionale, fatta infiammare dall'aggressione e la furia genocida del vassallo Israele.
Pur non volendo assolutamente collegare i fattori endogeni di ecocidio e genocidio, la voracità capitalistica e di dominio di fondo dell'uomo su "altro", "oltre" ne sono la concausa determinante.
Contiamo migliaia di sfollate, stime miliardarie per ricostruzione e riprogettazione, con fondi comuni posticipati al 2027.
Ai blackout e alcuni disfunzionamenti del sistema idraulico, smottamenti e frane sempre più evidenti, rispondiamo ponendo maggior attenzione a ciò che ci circonda, alle nostre interazioni con l'habitat, alla coordinazione mutualistica e aperta alle differenze. Come si è detto a gran voce nelle composite giornate della rete NoG7 Salute ad Ancona, culminate con la Street del 12/10: "Se il sistema è malato, la ribellione è la cura!"
[Vedi foto/deco/discorso del carro a tema "ecologia e salute dei territori" Emilia/Nord]
E il cambiamento climatico antropico, accelerato e in qualche modo coaudiuvato dalle ingiustizie e del capitalismo avanzato, necessità di ribellione quanto di prese di parola e espressione, anche di incontro-scontro con sistemi e concatenazioni di pensiero apparentemente simili o difformi, nell'ordine delle possibilità. Qui a Bologna sappiamo, soprattutto in queste ore di grande frenesia, nonchè di messaggi ipocriti da Governanti e oppositori mediatici, quanto autogestione, cura, ribellione siano componenti ineludibili affinchè una macchina collettiva parta e funzioni oltre ogni ostacolo, ogni repressione.
Se questi eventi calamitosi da un lato non possono vedere risposte totalmente efficaci, anzi passibilmente deturpanti, dalle leve del comando, nel breve termine sono destinati a crescere di numero, furia e intensità, e la resistenza ecologica e umana non può non nutrirsi della capacità autogestionaria a 360° di singolx e corpi collettivi. Dalla difesa dei territori e le forme di manifestazione scelte.
Proprio parlando di manifestazioni, riportiamo quella svoltasi ieri, tassello per auspicabili mobilitazioni maggiori nel breve termine:
"Oltre un migliaio di persone hanno partecipato al corteo e alla manifestazione promossa oggi pomeriggio a Bologna da Comitato Besta BO, Comitato contro ogni autonomia differenziata ER, Confederazione Cobas BO, Legambiente ER, Parents for Future BO, Rete Emergenza Climatica e Ambientale ER, Un altro Appennino è possibile, USI CIT BO, MO, PR e RE Un corteo e una manifestazione importante, partecipata e determinata che ha ribadito la richiesta di un cambio di rotta radicale nelle politiche di carattere ambientale sin qui messe in campo. Con essa abbiamo inteso contrastare l’inaccettabile negazionismo del governo, che continua colpevolmente a non mettere in campo piani seri ed efficaci per contrastare il cambiamento climatico e procedere verso la transizione ecologica, e anche la forte assenza e le politiche sbagliate prodotte dalla Regione Emilia-Romagna su questo terreno, a partire dal tanto magnificato Patto per il lavoro e il clima del 2020. La manifestazione, assieme alla vicinanza con le popolazioni colpite dalle quattro alluvioni in Emilia-Romagna nell’ultimo anno e mezzo, ha inteso evidenziare anche le scelte alternative che si tratta di introdurre e che investono l’insieme del modello produttivo e sociale dominante. In particolare, nostri obiettivi sono riassumibili nei seguenti punti: uscita dall’economia del fossile; difesa, ripubblicizzazione ed estensione dei beni comuni; moratoria su tutte le opere che prevedono ulteriore consumo di suolo; cancellazione della legge regionale urbanistica 24/2017 e sua radicale rivisitazione; moratoria e ridiscussione delle grandi opere stradali in rapporto ad un’idea alternativa di mobilità; stop a nuovi impianti a fune volti a incrementare i comprensori sciistici da discesa con grave danno per l’ambiente montano; ridiscussione degli assetti aeroportuali; stop definitivo all’ espansione degli allevamenti intensivi e realizzazione di un programma per il loro superamento; approvazione delle 4 leggi di iniziativa popolare regionale in tema di acqua, rifiuti, energia e stop al consumo di suolo. Infine, la manifestazione ha sottolineato la nostra contrarietà al ddl 1660 “sicurezza”, la svolta repressiva, al venir avanti di un’economia di guerra che rilancia l’economia fossile e, ovviamente, vista anche la concomitanza con le manifestazioni che si sono svolte sempre il 26 ottobre in diverse città, il nostro impegno per affermare la pace, partendo dalla cessazione del fuoco in tutte le aree di guerra. La nostra iniziativa continuerà anche nel prossimo periodo di tempo e ci attendiamo che anche la politica e le amministrazioni si misurino con le questioni che abbiamo avanzato con la manifestazione di oggi. "
Comitato Besta, lì 27/10/2024
LVI lavora e produce per la tekno e per IL DUCE – comunicato
Rendiamo pubblico che c’è un locale in via Mattei n 6 e via Larga 15 a Bologna, (lo stesso immobile con doppia entrata), che organizza serate tekno e Psy, attualmente si chiama Venom. L’intera area dell”ex Consorzio agrario è stata data in custodia giudiziaria a Alessandro Lucia, il quale ha documentati legami con la peggiore destra (Lega e Forza Nuova) (emiliantifa.noblogs.org), un’amicizia datata col viceministro Galeazzo Bignami, nonchè candidato con Forza Italia nel 2016. Aveva manifestato l’intenzione di aprire una palestra nella stessa area, è proprietario del marchio di abbigliamento da combattimento “Cattivi si nasce”, autore di post su Fb inneggianti a Mussolini (Zic.it) e post transfobici. (Staffetta.noblogs.org). Sono facilmente reperibili online dei video di costui che nel 2015/16 si interessa all’area e si prodiga da bravo cittadino a “ripulirla” e “riqualificarla” dall’insediamento di un campo nomadi. Da quel momento riceve la custodia giudiziaria dell’area e Lucia da inizio ai suoi affari. (Corriere di Bologna)
Negli anni cambia sempre nome per darsi una nuova aria, ma la sostanza (e l’odore!) non cambiano: Consortium, Articolo-24, Venom.. a volte cambiano nome da un evento all’altro, o omettono l’indirizzo per cammuffarsi.. attualmente l’associazione a cui ci si associa all’ingresso si chiama “Cattivi si nasce”. Rendiamo pubblico tutto ciò per informare chiunque frequenti quel posto che non sta andando in un locale qualsiasi ma sta finanziando un conclamato fascista legato alla peggiore destra al governo, proprio quella della legge anti-rave!
Chiediamo la massima diffusione anche per scongiurare che dj e sound vengano coinvolte e collaborino inconsapevolmente con questo locale. Che d’ora in avanti chiunque metta piede in quel posto lo faccia consapevolmente. Per Smash Repression l’antifascismo è uno dei capisaldi non mediabili. Quello non è un locale qualsiasi, non è un posto dei tanti per andare a ballare o tirar su due soldi per chi suona o fitta un impianto!
Invitiamo pertanto tuttə, crew, dj e artisti, a sensibilizzare e diffondere questo messaggio il più possibile. Chi vuole suonare e partecipare a questi eventi sappia e decida da che parte stare.. per noi non c’è e non ci sarà mai spazio per il fascismo né per chi ci collabora.
Smash Repression Emilia Romagna
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Link utili:
http://www.ecn.org/antifa/article/4893/ma-la-procura-di-bologna-sponsorizza-il-neofascismo-
1) https://emiliantifa.noblogs.org/post/tag/alessandro-lucia/
2) https://zic.it/una-palestra-neofascista-allex-consorzio-agrario/
3) https://staffetta.noblogs.org/post/tag/alessandro-lucia/
canottiera cattivisinsce su profilo Lucia https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02Fq7J3bz7thh6fHVw7m5accWXHPzDANKmZKwZMbAfr56HNgUVf1J5cypiCdi9bEeql&id=100006190599078
Comunicato 22/06/2024 "Smash in The Park"
Aggiornamento ore 22:30:
Apprendiamo dai giornali del diniego (a una richiesta mai fatta) da parte della questura di Bologna a poter svolgere l’iniziativa “Smash in The Park” che si sarebbe dovuta tenere questa sera a partire dalle ore 20.00. Il luogo scelto per il suo svolgimento risulta pesantemente militarizzato dalle prime ore di questa mattina e rende evidente quanto il furore repressivo di chi governa la città renda invivibile un parco come Villa Angeletti.
Il tutto si iscrive in un clima di tensione politica esacerbato, come si vede nei giorni scorsi, dalle continue aggressioni portate ai movimenti, sia attraverso le misure cautelari ai danni di chi rivendica il diritto all’abitare e lo stop del genocidio in corso in Palestina, sia attraverso l’uso della forza e della violenza poliziesca nei confronti di chi si oppone a cementificazione e abbattimento sistematico di alberi e spazi verdi in città, con feriti e rischi verso l’incolumità delle persone.
Non vogliamo sottostare al gioco al rialzo della tensione che fa di un evento una mera questione di ordine pubblico.
Ribadiamo la legittimità di poter creare momenti di libera socialità , e invitiamo tutt3 a stare connesse per aggiornamenti in queste ore.
Stay tuned
Stay Smash Repression
No agli abusi in divisa! No alla repressione! Con Gio e la resistenza del Don Bosco
Dove finiscono i tavoli di partecipazione iniziano sgomberi, militarizzazione e repressione del dissenso.
Nella città più progressista d’Europa o si è dispost* a sedersi alla corte di un re ottuso e Leprorevole – che elargisce appalti per cantieri inutili e dannosi, spazi in cambio di fedeltà e silienzio – oppure, se scegli di ridar vita a spazi vuoti e abbandonati, di difendere l’unico parco vicinino casa tua dalla distruzione, verrai tacciato di essere un violento, verrai preso a manganellate, ti romperanno le ossa ed il cranio, mentre tutt’attorno celerissimi operai segano alberi ed erigono recinzioni.
Solo l’ingovernabile e gioisa rabbia che esonda e si riprende gli spazi concede tregua dalla furia cementificatrice del re Leprorevole e dei suoi sgherri.
Con un copione visto recitare tante volte da suoi predecessori anche più illustri, re Matteo senzatempra a ogni sgombero, dopo ogni carica, dopo che si sono spesi migliaia di euro per militarizzare strade e quartieri per giorni interi, si complimenta con l’operato delle forze dell’ordine, prova senza successo a dividere le proteste fra buoni e cattivi, fra pacifisti e non.
Non ha capito, o meglio, non vuole far capire ai più che ad ogni passo, con ogni mezzo, inedite alleanze di giovani, anziani, studentx hanno deciso di rovesciare quegli inutili tavoli di finta partecipazione e difendere ogni centimetro di parco, ogni albero, ogni spazio abbandonato votato alla prossima speculazione. Ogni cantiere diviene un campo di battaglia.
L’intollerenza e la follia del potere, si sono manifestate, con la violenza a cui ormai siamo abituate, poche ore fa…
In piena notte, un ragazzo di 18 anni, viene raggiunto da un plotone di forze dell’ordine, aggredito 2 volte con il taser e accecato con spray al peperoncino, atterrato, picchiato e ammanettato. Solo con l’intervento delle persone del presidio del parco Don Bosco lì vicino arriva l’ambulanza.
La mattina è stato prima trasferito in Caserma e dopo poche ore processato per direttissima con le accuse di furto, aggressione e resistenza.
Un presidio numeroso sta seguendo da vicino tutto questo scempio e chiede l’immediata liberazione del ragazzo, colpevole solo di frequentare il presidio al parco Don Bosco.
Il processo è appena iniziato.
💥 INVITIAMO TUTT* A RAGGIUNGERE IL PRESIDIO IN VIA D’AZEGLIO 56.
Noi saremo sempre al fianco, complici e solidali, con chi resiste.
Liberx tuttx, liberx ora!
Smash Repression Emilia Romagna
TekWest: Solidarietà contro la repressione con lx ravers in Italia! Solidarité face à la repression avec les tefeurs en Italie!
Durante il TekWest, la festa appena tenutasi in Bretagna, con diverse decine di sound system e un picco stimato di 40mila persone, le crew francesi non hanno mancato di testimoniare la loro piena solidarietà con chi in Italia sta provando, a Bologna e non solo, a dire basta alla legge anti-rave, alla militarizzazione e alla gogna mediatica a cui abbiamo putroppo assistito anche in questi giorni. Nella giornata di Sabato 29 è stato letto un comunicato molto diretto e chiaro, a sound spenti, di cui riportiamo la versione integrale e la traduzione in italiano.
Allons! Continuons le Combat!
Pendant que nous sommes ici au tekwest, nos frères et sœurs italiens sont entrain de faire la fête a la kamitaz. Il s'agit de la première vraie teuf posé en Italie depuis l'entrée en vigueur du décret de loi 633bis : le décret anti rave.
Cette loi criminalise les orgas et les free party en leur donnant des peines jusqu'a 6 ans de prison et des amendes jusqu'à 10000€.
Le flyer de la kamitaz à tourné sur beaucoup de groupes et bien évidemment il n'est pas passé inaperçu.
Des journalistes ont collecté et diffusé des informations confidentielles sur l événement.
C'est la première fois que des journalistes dévoilent des informations sur une teuf qui n'a pas encore eu lieu, cela démontre encore une fois la collaboration entre la police et les médias.
La répression en Italie est arrivé à des niveaux jamais vu avant, mais les italiens ne vont pas arrêter de faire la teuf pour autant.
Solidarité aux teufeurs italiens !
Mentre siamo qui al tekwest, i nostri fratelli e le nostre sorelle italiane stanno festeggiando alla Kamitaz.
Si tratta della prima vera festa fatta in Italia dall'approvazione del decreto 633bis: il decreto anti rave.
Questa legge criminalizza gli organizzatori dei free party attribuendo pene fino a 6 anni di reclusione e multe fino a 10000€ .
Il flyer della Kamitaz ha girato su molti gruppi e ovviamente non è sfuggito a nessuno.Alcuni giornali italiani hanno scritto articoli con titoli come :"Allarme rave a pasqua"," più di 5000 persone previste da tutta Europa"
Nell'articolo possiamo leggere vari nomi di collettivi italiani che sarebbero secondo loro i presunti organizzatori di quest'evento.
Questa è la prima volta che dei giornalisti svelano informazioni su una festa che non è ancora stata montata, questo dimostra ancora una volta la collaborazione tra la polizia e i media.
La repressione in Italia ha raggiunto dei livelli mai visti prima,ma gli italiani non smetteranno per tanto di festeggiare.
Solidarietà con i ravers italiani!
DALL'8M AL TEMPO TUTTO ___ #SMASHPATRIARCHY
Comunicato di adesione da Bologna allo sciopero femminista e transfemminista globale dell'8M. Ci vediamo in strada e in piazza con la Rete Non Una di Meno.
Qui le info e i materiali dal blog in ITA. Scioperiamo contro la violenza patriarcale.
All'interno del contesto segnato dall'intensificazione della violenza della macchina capitalista globale, in cui le retoriche belliche incentivano forme di violenze e produzione di nuovi confini, nuove barriere intra-relazionali e inter-statuali, ecocidio, femmicinidio e razzicidio non possono che apparire profondamente interrelati. E' (anche) da questo punto di vista che le lotte, r-esistenziali e/o vertenziali, non possono fare a meno, per essere con-vincenti, di portare avanti una lettura e una profondità intersezionale: non esiste liberazione/libertà momentanea o in divenire di spazi senza liberazione di corpi, non esiste una socialità in via di liberazione se non ci interroghiamo continuamente sulle disuguaglianze, le violenze e la riproduzione di meccanismi di dominio e oppressione.
Siamo consapevol3 quanto queste spinte anticapitalista si confrontino con molteplici nemicx, che a volte agiscono divisx, a volte si compattano, e che quasi sempre oramai le retoriche liberal si affiancano a quelle tradizionaliste/reazionare/pan-nazionaliste , laddove all'indifferenza su un tema (esempio: le morti causate dalla Fortezza Europa, quelle in Siria, quelle nella striscia di Gaza.. ) si giustappone l'odio indiscriminato verso deboli e ribell3. Siamo convinte che le forme di r-esistenza e mutualismo debbano riconoscersi, mescolarsi e fondersi. Sappiamo che quando queste sono in grado di mettere in discussione complessivamente lo status quo, vedono la risposta congiunta, multiforme quanto spietata e belligerante da parte delle forme di potere esistenti. Questi attacchi si riproducono nello spazio domestico, in quello urbano con le sue piazze e i suoi vincoli sempre più controllati ed al contempo invivibili, nelle vite di tuttu per colpa delle scelte prese nei palazzi governativi. Trovare canali di intersezione, spazi di mescolanza, momenti di fusione; crediamo debba essere nelle corde di chi prende spazio, lo ri-significa, allude e brama a cambiamenti radicali, rotture dell'esistente. Nel pensare a nuovi (o nessun) orizzonti dopo la decostruzione del presente crediamo i momenti di festa non siano secondari in questo scacchiere ad ostacoli e vadano compresi come spazi di cura e momenti di lotta.
"Le Monde est à Nous","Our Lives Matters": dalla lotta transfemminista abbiamo capito che le relazioni vanno messe al centro di ogni proposta e pratica politica , che la cura inter-personale e interspecie non può essere delegata. Dalla difesa della terra alla contro-valorizzazione della vita; dal “Jin-Jiyàn-Azadi” che ha risuonato nelle strade curde e poi in tutte il mondo, allo sconvolgimento sociale anti-patriarcale delle rivoluzionarie iraniane, alla "Vivas Nos Queremos" che si è propagato telluricamente dalle città dell'America Latina profonda, abbiamo visto che possiamo e dobbiamo osare nel mescolarci, unirci, e lottare strenuamente, usando anche gli strumenti della musica, delle forme d'arte di cui ci appropriamo e le possibilità di profusione e di rottura che in sè recano.
Per questo. Per tutt3. Per lottare ovunque, senza padri, padrini, padroni e patriarchi..
dall'8 Marzo, al tempo tutto
#SmashRepression #8M #2024 #SmashPatriarchy #NonUnaDiMeno
This Sound Antiraz 25/2/24 ore 14 @Piazza dell'Unità, Bologna (multi-leng version)
Arab:
ندعوكم جميعًا، كبارًا وصغارًا، إلى يوم لمواجهة العنصرية من خلال الموسيقى والرقص في قلب بولونينا. نحن نواصل الطرق التي تعارض في هذه الأسابيع القمع المؤسسي والأجواء المضطربة تجاه أولئك الذين يعيشون في الحي في الشوارع والنوادي والساحات، كما حدث مع الموكب الذي اعقب الإغلاق القسريل"Sunshine Pub" وبعد كرنفال الشارع يوم الأحد 18.
نحن نصنع الشوارع آمنة!
القمع المتزايد في بولونينا وفي مناطق شعبية أخرى لا ينشأ فقط على يد هذه الحكومة، بل يدخل في عملية سيطرة وتجديد وطرد للأشخاص ذوي الدخل المحدود على مدى عقود، بمن فيهم أولئك الذين ليس لديهم وثائق قانونية، فضلاً عن الأعمال التجارية الصغيرة وأماكن التجمع التي كانت تراثًا وذاكرة للحي. على العكس، نعتقد أن هذه المساحات هي بالفعل حامية مفيدة ضد العزلة والضائقة الاجتماعية التي يفرضها الفقر.
"أنتم تزخرون بالزخرفة، نحن بالأساس" ليس مجرد شعار، بل هو نهج حياتي نود من خلال مسيرة "ضد القمع" أن نواصله مع افراد وجماعات آخرين لمقاومة منطق السيطرة الاستعمارية والعنصرية والنهب الذي يغير الحي بمزيد من العنف
في 25 فبراير، ابتداءً من الساعة 14، سنحول Piazza dell’Unità إلى نقطة احتجاج موسيقية واحتفالية، تعبيرًا عن إيقاعات وحيوية هذه الشوارع المختلطة التي تحفها هذه المدينة، من قبل ومن أجل الأشخاص الذين يعبرونها كل يوم
"لنكافح من أجل حقوقك! نراكم في 25.. لإسترجاع”Bolognina".
FR:
This sound antiraz! 25/2/24 dalle ore 14 @Piazza dell’UNiTA’ (FR)
Nous invitons tous, grands et petits, à une journée pour réaffirmer encore une fois notre NON au racisme institutionnel et à la repression policière avec de la musique et des ballets et solidarité au coeur de la Bolognina. On ajoute des contenus décoloniales et solidales aux parcours qui au cours de ces semaines se sont opposés à la repression institutionnelle, conséquence de la militarisation périodique du quartier, qui voit les résidents et les activités commerciales gérées ou fréquentées par des personnes racialisée comme otage de la gestion urbaine de la ville la plus progréssiste d’Italie.
Les rues sures c’est nous!
Le climat de répression constante dans la Bolognina comme dans des autres quartiers populaires ne nait pas uniquement par volonté de ce gouvernement, mais s’inscrit dans un processus sur plusieurs décennies de surveillance, gentrification et expulsion des personnes les plus défavorisées, irregulières et marginalisées, en faveur de ceux qui ont des activités commerciales aux prix inaccessibles pour toutes les couches sociales auquels la population résidente appartient.
Au contraire, on pense que l'ouverture et l'accessibilité de tous les espaces publics qui sont encore fermés, avec la possibilité d'expérimenter la rue et la lutte contre le profilage racial, peuvent être une solution pour l'isolement et le malaise social résultant d'années de gentrification et du "rien" qui a progressé.. "Vous decor, nous de Coeur" n'est pas seulement un slogan, mais une façon de vivre que nous entendons suivre à travers la voie de Smash Repression avec d'autres personnes et collectives pour contraster les logiques coloniales, racistes et prédatrices de domination qui transforment le quartier avec de plus en plus de violence. Le 25 février, à partir de 14 heures, nous installerons un présidium de protestation, musical et festif sur Piazza dell'Unità, expression des rythmes et de la vitalité qui animent ces rues, par et pour les personnes qui les traversent chaque jour.
Musique live -ateliers et jonglerie – dj set – cuisine populaire – débat antiracist et sur la consommation des drogues et la crimininalisation.
Toutes les couleurs sont belles !!! Réndez-vous le 25… pour reprendre la Bolognina. Ouverture musique live par les garçons du quartier. #SmashRacism #SmashAmoIlQuartiere
ESP:
¡ESTO SUENA ANTIRAZ! 25/2/2024 a partir de las 14h @ Piazza dell'Unità
Invitamos a todos3, jóvenes y mayores, a una día en el que una vez más reafirmamos nuestro NO al racismo institucional y a la represión policial al son de la música y la solidaridad en el corazón del barrio Bolognina. Añadimos contenido decolonial y solidario a los trayectos que en las últimas semanas se han opuesto a la represión institucional, consecuencia de la militarización que periódicamente sufre el barrio, y que ve cómo vecinos y comercios gestionados o frecuentados por personas racializadas son rehenes de la gestión urbanística de la ciudad más progresista de Italia.
Las calles seguras las hacemos nosotrxs!
El clima de represión constante en Bolognina, como en otros barrios populares, no es sólo obra de este gobierno, sino que forma parte de un proceso de décadas de control, gentrificación y expulsión de los menos privilegiados de la ciudad. Por el contrario, creemos que la apertura y la accesibilidad de todos los espacios públicos que aún permanecen cerrados, así como la posibilidad de vivir la calle y la lucha contra el etiquetado racial, pueden ser una solución contra el aislamiento y el malestar social resultantes de años de gentrificación y de la nada que ha avanzado. Voi decoro, noi de Core" no es sólo un eslogan, sino un modus vivendi que a través del camino de Smash Repression pretendemos perseguir junto con otrxs individuxs y colectivxs para hacer frente a las lógicas de dominación coloniales, racistas y depredadoras que están transformando el barrio, con una violencia cada vez mayor. El 25 de febrero, a partir de las 14.00 horas, instalaremos en la Piazza dell'Unità un presidio reivindicativo, musical y festivo, expresión de los ritmos y de la vitalidad que animan estas calles, por y para la gente que las cruza cada día.
Música en directo – talleres y malabares – dj set – cocina popular – debate antiracista y sobre las drogas y la criminalización y consumo en el barrio
¡All Colours Are Beautiful! Nos vemos el 25… para retomarnos la Bolognina. Inauguración música en directo a cargo de lxs regaz del barrio.
#SmashRacism #SmashAmoElBarrio
ITA:
THIS SOUND ANTIRAZ! 25/2/2024 dalle ore 14 @ Piazza dell’Unità
Invitiamo tutt3, grandi e piccini, ad una giornata in cui ribadire ancora una volta il nostro NO alla razzismo istituzionale ed alla repressione poliziesca a suon di musica e sballetti e solidarietà nel cuore della Bolognina. Aggiungiamo contenuti decoloniali e solidali ai percorsi che in queste settimane si sono opposti alla repressione istituzionale, conseguenza della militarizzazione periodica del quartiere, e che vede i residenti e le attività commerciali gestite o frequentate da persone razzializzate ostaggio della gestione urbanistica della città più progressista d'Italia.
Le strade sicure Siamo noiAltrE! Il clima di costante repressione in Bolognina come in altre zone popolari non nasce solo per mano di questo Governo, ma si inscrive in un processo decennale di controllo, gentrificazione ed espulsione delle persone meno abbienti, irregolari e marginalizzate, in favore di chi rende le proprie attività commerciali inaccessibili per i prezzi a tutti gli strati sociali a cui appartiene la popolazione residente. Invece crediamo che l'apertura e l'accessibilità di tutti gli spazi pubblici ancora chiusi, oltre alla possibilità di vivere le strade, ed il contrasto alla profilazione razziale, possano essere una soluzione contro l’isolamento e il disagio sociale conseguenti ad anni di gentrificazione ed al nulla che è avanzato..“Voi decoro, noi de Core” non è solo uno slogan, ma un modus vivendi che attraverso il percorso di Smash Repression intendiamo portare avanti insieme ad altrx singol3 e collettiv3 per contrastare le logiche di dominio coloniali, razziste e predatorie che trasformano con sempre più violenza il quartiere. Il 25 Febbraio, a partire dalle ore 14 diamo vita a un presidio di protesta, musicale e festante in Piazza dell’Unità, espressione dei ritmi e della vitalità, che animano queste strade, da e per le persone che le attraversano ogni giorno.
Live music – laboratori e giocoleria – dj set – cucina popolare – dibattito antiraZ e sul consumo e spaccio di sostanze e la criminalizzazione nel quartiere.
All Colours Are Beautiful!!! Ci vediamo il 25.. per riprenderci la Bolognina. In apertura live music dax regaz del quartiere. #SmashRacism #SmashAmoIlQuartiere
Follow/segui/sigue/suivez: >> CasaDelMondo – Smash Repression ER
This Sound AntiraZ! 25/2/2k24 Smash'in'Bolognina
Invitiamo tutt3, grandi e piccini, ad una giornata in cui ribadire ancora una volta il nostro NO al razzismo istituzionale ed alla repressione poliziesca a suon di musica e sballetti e solidarietà nel cuore della Bolognina. Aggiungiamo contenuti decoloniali e solidali ai percorsi che in queste settimane si sono opposti alla repressione istituzionale, conseguenza della militarizzazione periodica del quartiere, e che vede i residenti e le attività commerciali gestite o frequentate da persone razzializzate ostaggio della gestione urbanistica della città più progressista d'Italia.
Le strade sicure Siamo noiAltrE!
Il clima di costante repressione in Bolognina come in altre zone popolari non nasce solo per mano di questo Governo, ma si inscrive in un processo decennale di controllo, gentrificazione ed espulsione delle persone meno abbienti, irregolari e marginalizzate, in favore di chi rende le proprie attività commerciali inaccessibili per i prezzi a tutti gli strati sociali a cui appartiene la popolazione residente. Invece crediamo che l'apertura e l'accessibilità di tutti gli spazi pubblici ancora chiusi, oltre alla possibilità di vivere le strade, ed il contrasto alla profilazione razziale, possano essere una soluzione contro l’isolamento e il disagio sociale conseguenti ad anni di gentrificazione ed al nulla che è avanzato..“Voi decoro, noi de Core” non è solo uno slogan, ma un modus vivendi che attraverso il percorso di Smash Repression intendiamo portare avanti insieme ad altrx singol3 e collettiv3 per contrastare le logiche di dominio coloniali, razziste e predatorie che trasformano con sempre più violenza il quartiere. Il 25 Febbraio, a partire dalle ore 14 diamo vita a un presidio di protesta, musicale e festante in Piazza dell’Unità, espressione dei ritmi e della vitalità, che animano queste strade, da e per le persone che le attraversano ogni giorno.
Live music – laboratori e giocoleria – dj set – cucina popolare – dibattito antiraZ
All Colours Are Beautiful!!! Ci vediamo il 25.. per riprenderci la Bolognina. In apertura live music dax regaz del quartiere. #SmashRacism #SmashAmoIlQuartiere
#SmashRacism #SmashAmoIlQuartiere
"SmashAmo la Piazza 21/12/23" l'audio della tavola rotonda
Restituiamo il contenuto audio della tavola rotonda che si è tenuta in piazza Scaravilli a Bologna il 21 Dicembre scorso, su free party e spazio pubblico, con lo scrittore Vanni Santoni, Lab57 (Laboratorio antiproibizionista/RDR Bologna), Movimento Arti Libere Bologna
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